giovedì 28 gennaio 2016

Contro la crisi immobiliare nasce il progetto Cantiere venduto


Si chiama Cantiere venduto ed è la risposta alla crisi immobiliare che vede ancora oggi in Italia circa 500mila unità abitative invendute, di cui 140mila di nuova realizzazione (dati Scenari Immobiliari). Concepito anni fa dal gruppo Erif, oggi Cantiere venduto è un progetto autonomo che si occupa di commercializzare i cantieri residenziali di nuova realizzazione di diversi operatori immobiliari puntando su una strategia complessiva che parte dall’analisi del territorio per arrivare a sfruttare le opportunità offerte dal web.


«Il progetto nasce dall'incontro di diversi professionisti della vendita immobiliare, esperti di marketing, analisti web, comunicatori e designer –spiega Saverio Panzitta, amministratore di Cantiere venduto–. Il team, grazie alle tante competenze presenti, è in grado di fornire una soluzione innovativa, progettata su misura per la commercializzazione dell’invenduto in ogni singolo cantiere. Grazie al lavoro di analisi preventiva e alla conoscenza dei territori in cui operiamo Cantiere venduto riesce a collocare in media il 20% del numero di appartamenti per cantiere ogni anno».

Una formula così vincente per il mercato immobiliare che il progetto "Cantiere venduto" ha catturato l'interesse di molti siti e quotidiani, sia specializzati che non.


Su Mi- Tomorrow del 27 Gennaio 2016




 
Su Milano Finanza del 23 Gennaio 2016



E su importanti siti tra cui la rubrica Real Estate di Ansa.it
 

 
Bimag.it

 
 
 
 
 
Perché Cantiere venduto?
«L’invenduto, specie le nuove realizzazioni, comportano diversi problemi per gli operatori; tassazione sulla proprietà, oneri finanziari, necessità di una manutenzione continua e copertura delle spese condominiali –ricorda Panzitta–; è una situazione di stallo che dura da anni e per cui serviva elaborare una soluzione innovativa, al di fuori dai canonici metodi commerciali. Dal momento dell’applicazione del modello di Cantiere venduto abbiamo riscontrato un aumento dei contatti del 150%; di questi oltre un terzo si converte in appuntamenti per la visita degli immobili, mentre più del 15% degli appuntamenti si trasforma in vendita. Sui valori di listino le proposte di acquisto spuntano uno sconto massimo entro il 10%»
 
Per maggiori info:  http://www.cantierevenduto.com/
 

giovedì 21 gennaio 2016

Agente immobiliare in incognito: missione Canada

Incuriositi dalla scoperta delle nuove tendenze del mercato immobiliare internazionale, abbiamo mandato in missione il nostro agente immobiliare in incognito Davide Colombo per scoprire dettagli, segreti, differenze e similitudini tra il mercato immobiliare canadese e quello italiano.



Per ERIF è molto importante conoscere il mercato immobiliare estero perché è da lì che arrivano nuove idee e soluzioni di crescita. Cercare nuovi metodi per far crescere un’azienda è essenziale, così come spiare quello che fanno i nostri competitor!

Ecco, dunque, cos’ha scoperto il nostro agente immobiliare Davide Colombo durante il suo viaggio in Canada.


 

Una casa non è per sempre. I Canadesi, al contrario degli italiani, non considerano la prima casa come un bene primario. Infatti, tendono a cambiare casa molto spesso. Rarissimamente una famiglia canadese vivrà nella stessa casa per tutta la vita. Di conseguenza è anche vero che anche i giovani, nel corso della vita, non si limitano ad acquistare una sola casa, ma cambiano più abitazioni.

In Italia, invece, sappiamo bene che riescono a mala pena ad acquistare la prima casa e possono farlo necessariamente con l’aiuto economico dei genitori.

L’accesso al credito. Questo punto è in parte legato a quello che abbiamo analizzato poco fa: in Canada, infatti, le banche finanziano con più facilità e in maniera più cospicua. Va che sé, infatti, che per i canadesi è più facile comprare casa dal momento in cui l’acquisto di una casa è facilmente finanziabile dalle banche ed è indipendente dalle garanzie che un richiedente riesce a dare: ad esempio, non è importante qual è la tipologia di contratto lavorativo della persona.

Percentuale del mutuo. Come ben sappiamo, in Italia, per il mutuo sulla prima casa la banca copre fino all'80% del valore di mercato; in Canada, invece, per la vendita di un immobile è sufficiente dare un acconto del 5% perché la banca può finanziare fino al 95% dell’importo totale. Inoltre, se si decide di acquistare un immobile “sulla carta”, quindi ancora da costruire, l’impresa di costruzione applicherà uno sconto del 10%- 20% sul prezzo di vendita.
 

Vendita veloce. Come avrete capito in Canada il mercato immobiliare è molto frenetico proprio perché le case vengono vendute molto velocemente. Quando diciamo “velocemente” non intendiamo mesi ma giorni. Si, avete capito bene. Le case non restano invendute per anni né mesi, ma per qualche settimana. Se le case non si vendono è perché si è commesso un errore di valutazione: prezzo troppo alto o quartiere sbagliato.

Prendiamo come esempio le 2 più famose agenzie di Real Estate canadese:

 

Chestnut Park ha estrapolato dei dati di vendita del 2015.

In media le case in vendita con Chestnut Park sono rimaste sul mercato per 29 giorni ( neanche un mese!).



Se siete interessati al mercato immobiliare estero, continuate a seguirci perché la rubrica “Agente immobiliare in incognito” continua! Un nostro agente immobiliare è già in viaggio.

Per altre info, consultate il nostro sito: www.erif.it


venerdì 15 gennaio 2016

Leasing immobiliare: i pro e i contro


In queste settimane si parla molto di leasing immobiliare dopo che il governo Renzi ha introdotto nella Legge di Stabilità 2016 la possibilità per le persone fisiche di fare leva sul leasing finanziario per acquistare immobili, prima casa compresa, e con sconti particolari per giovani under 35.
 

Ma facciamo un piccolo passo indietro e spieghiamo brevemente cos’è il leasing immobiliare. In secondo luogo, analizzeremo tutti i pro e i contro di questa novità nel mondo dell’immobiliare.

La nuova normativa è in forma sperimentale e il termine è fissato al 31 dicembre 2020.

In sostanza, la banca o un intermediario finanziario acquista un immobile o lo costruisce sulla base delle indicazioni e dei gusti dell’utilizzatore e lo mette a sua disposizione per un dato periodo di tempo, dietro pagamento di un corrispettivo.

L’abitazione sarà messa a disposizione dell’utilizzatore per un periodo stabilito precedentemente da contratto e dietro versamento di un ammontare che è congruo al prezzo di acquisto o di costruzione e della durata del contratto.
Alla scadenza del contratto l’utilizzatore potrà acquistare la proprietà al prezzo prestabilito oppure potrà chiedere di rinnovare il leasing. E’ anche possibile, in alternativa, rinunciare all’immobile.

Ovviamente, in caso di inadempimento, l’utilizzatore dovrà restituire l’immobile alla società di leasing che lo venderà al valore di mercato restituendo all’utilizzatore quanto è di sua competenza.

 In caso di in capienza dell’ammontare della vendita dovrà essere l’utilizzatore a restituire le somme mancanti.

SOSPENSIONE DELLE RATE

La possibilità di sospensione delle rate può essere richiesta in caso di:

- cessazione del rapporto di lavoro subordinato;

- cessazione del rapporto di agenzia;

- rappresentanza commerciale;

- rapporto di collaborazione coordinata e continuativa

Ma non in caso di:

- cessazione del rapporto di lavoro subordinato non dipendente;

- di risoluzione consensuale;

- di pensionamento;

- di dimissioni o licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo

DETRAZIONE FISCALE

Per incentivare l’acquisto o la costruzione di un immobile con lo strumento della locazione finanziaria, la legge di stabilità ha introdotto anche degli sconti fiscali a favore dell’utilizzatore. Così nella dichiarazione dei redditi si potrà fruire della detrazione Irpef al 19% per i corrispettivi periodici pagati alla banca, per un importo massimo di 8mila euro. Per chi invece alla scadenza del contrato decide di acquistare la casa, si potrà fruire della detrazione Irpef, sempre al 19% per il prezzo pagato per acquistare l’immobile, per un importo massimo fino a 20mila euro.
 
Per fruire di tali detrazioni però l’utilizzatore non deve avere più di 35 anni di età e il suo reddito annuo non deve superare l’importo di 55mila euro all’atto della stipula del contratto di locazione finanziaria. Inoltre deve destinare l’immobile, entro un anno dalla consegna, ad abitazione principale, ossia deve trasferirvi la propria residenza e la dimora principale. Per chi ha compiuto 35 anni, la detrazione fiscale è dimezzata (4.000 euro la detrazione sui canoni e 10.000 quella sul riscatto).
 


Ora analizziamo nel dettaglio i vantaggi:

- possibilità di finanziamento al 100% del valore dell’immobile;

- totale detraibilità dell’intera rata;
- nessuna spesa istruttoria (NB: la maggior parte delle banche non applica più le spese di istruttoria);

- nessuna ipoteca visto che l’immobile è di proprietà dell’intermediario;

- nessuna spesa notarile fino al momento del riscatto dell’immobile ( riscatto che è rimandato al momento dell’acquisto finale);
- possibilità di sospensione delle rate;

- detrazione fiscale per gli utilizzatori di età inferiore a 35 anni con reddito fino a 55.000 euro;

Mentre gli svantaggi sono:

- il leasing immobiliare prevede un canone iniziale di importo elevato ( non inferiore al 15 % del valore dell’immobile) e una maxirata finale.

- la durata. La locazione, infatti, non supera i vent’anni con una durata media inferiore a 15 anni e una minima di 8.

- con ogni probabilità il tasso di interesse dovrebbe essere + alto di quello dei mutui

Per altre informazioni, ci trovate qui www.erif.it

venerdì 8 gennaio 2016

Mercato immobiliare: quali previsioni per il 2016?


L’anno nuovo porta con sè non solo tanti propositi ma anche tante aspettative e previsioni ( ottimistiche, si spera) per i 12 mesi che verranno.
Per il mondo del mercato immobiliare il 2015 è stato un buon anno, segnato da una ripresa che tardava ad arrivare.



 I dati ufficiali del primo trimestre del 2015, gli ultimi attualmente disponibili, diffusi dall’Agenzia del Territorio, parlano di una riduzione delle transazioni residenziali nell’ordine del 3% per un totale di circa 95.000 compravendite residenziali. Ma la riduzione che ha caratterizzato i primi mesi del 2015 è da leggersi alla luce dei risultati postivi dello stesso periodo dell’anno precedente.

Come sarà quindi il 2016?


 Purtroppo non abbiamo ancora dei poteri per sapere cosa succederà in futuro però, dai dati delle compravendite effettuate fino ad ora, percentuali in linea con quelle delle principali agenzie immobiliari italiane come Gabetti e Tecnocasa, si ha il sentore che il 2016 si caratterizzerà per un consolidamento di questa situazione rialzista. Ma bisogna fare attenzione.

Anche Marco Speretta, AD di Tree Real Estate e COO di Gabetti Property Solutions, conferma che “Siamo ben lontani dai tempi del boom edilizio. Da quando cioè il mercato faceva registrare valori di crescita a due cifre. Se il 2015 si chiuderà intorno al +5% credo che anche per il 2016 la situazione non sarà molto diversa. Si potrà arrivare magari a un +7, +8%. Ma sicuramente ci vorrà tempo prima di ritornare ad avere percentuali di crescita a due cifre.”

La figura dell’agente immobiliare nel 2016

Il 2015 ha portato anche una grande novità nel mondo del mercato immobiliare: le banche sono diventate competitor delle agenzie immobiliare e hanno iniziato a vendere case.

Oggi più che mai, dunque, l’agente immobiliare diventa una figura centrale della vendita ma deve iniziare ad evolversi. Oggi giorno un agente immobiliare deve fornire più servizi.
 


Non può limitarsi a vendere più case ma deve diventare un vero consulente immobiliare. Con il mercato in evoluzione, questa diventa una trasformazione necessaria.
Avevamo già affrontato l’argomento nel post precedente “Agenti immobiliari 2.0. Com'è la situazione in Italia?”.

Stiamo percependo i primi segnali di una profonda revisione della professione dell'agente immobiliare e di tutti i suoi modelli organizzativi.

Uno svecchiamento mentale della categoria che, adagiatasi forse troppo sui risultati di inizio millennio, ha oggi la necessità di trovare nuova linfa sia attraverso la condivisione del business, sia utilizzando modelli di marketing immobiliare realmente efficaci.

"La professione sta cambiando connotati negli ultimi anni. Prima c'era il cosiddetto "mediatore di strada", ora - in un momento di generale crisi - c'è invece una selezione notevole. In altre parole, i più preparati riescono a fare carriera, gli altri restano al palo. Personalmente sono un fautore dell'utilità dell'agente immobiliare, non è assolutamente una figura che può dare fastidio. Anzi, lo ritengo un servizio indispensabile" sostiene in un’intervista Renato Guatterini, proprietario della Guatterini costruzioni.

Per approfondire l’argomento :
http://erifrealestate.blogspot.it/2015/06/agenti-immobiliari-20-come-la.html