venerdì 25 marzo 2016

Ripresa del mercato immobiliare sull’Asse Sempione

Il 2015 si è chiuso con le più rosee prospettive per il mercato immobiliare strumentale, relativo ad immobili destinati ad una attività produttiva, presenti sull’Asse del Sempione.

Da un’analisi di ERIF Corporate in merito alle compravendite e ai contratti di locazione intercorsi nell'anno 2015 e nei primi due mesi del 2016 arrivano i primi segnali positivi per l'anno in corso.
 

 
ERIF Corporate, società appartenente al gruppo ERIF, ha una storia recente ma già di successo: nasce nel 2010 dall’incontro tra esperti di marketing e professionisti nella vendita di immobili, che gestisce e commercializza un portafoglio immobiliare del valore di circa 150 milioni di euro.



Quello che è emerso dai dati sulle transazioni effettuate da ERIF Corporate nel 2015 è che la ripresa c’è ed è reale, e non riguarda solo il mercato immobiliare strutturale, bensì anche quello economico e del lavoro.



Infatti, un incremento di vendite e affitti di capannoni industriali comporta anche una conseguente ripresa di nuove attività commerciali e di nuovi posti di lavoro.



Nel 2015 il gruppo ERIF Corporate ha incontrato ben 526 imprenditori interessati all’acquisto e/o alla locazione di un immobile con lo scopo di aprire o ampliare un’ attività produttiva.


I dati immobiliari presentati da ERIF sono relativi ai 40 comuni lombardi presenti sull’Asse Sempione, nello specifico nel 2015 stati transatti 53.000 mq di cui: 38.441 mq in locazione; 7.000 mq in modalità Rent To Buy e 11.559 mq venduti.
 

“Il mercato degli affitti è in forte crescita perché le aziende di oggi preferiscono investire denaro nelle risorse per il lavoro piuttosto che in immobili” afferma Carlo Losa, responsabile di ERIF Corporate. “Una così netta differenza di numeri tra locazione e vendita non dipende dal fatto che l’azienda non dispone di liquidità sufficiente, ma da una gestione più oculata dei soldi. Oggi gli imprenditori preferiscono investire in due settori: nella forza lavoro, in particolare in un momento come questo dove le aziende sono incentivate ad assumere, e nell’acquisto di macchinari indispensabili per la produzione e della ricerca e sviluppo.”


In caso di vendita il valore medio di un immobile industriale presente sull’Asse del Sempione è di circa 612 euro al mq , mentre per gli uffici la media si alza a 940 euro al mq.

Per quanto riguarda l’affitto di capannoni il valore medio è di 37 euro al mq all’anno, mentre per gli uffici è di 84 euro al mq all’anno.

Nei primi due mesi del 2016 si continua a rilevare un segnale positivo in relazione allo stesso periodo dello scorso anno. Ad oggi, dei 193 imprenditori incontrati sono stati transatti 6000 mq distribuiti in: 1400 mq venduti e 4.600 in locazione.


Dal 2010, anno di fondazione di ERIF Corporate, ad oggi l’azienda è cresciuta in maniera esponenziale. I motivi di questo successo sono da attribuire ad un approccio decisamente innovativo e non convenzionale dell’azienda rispetto agli altri player che operano nel mercato immobiliare.


ERIF Corporate è nata con lo scopo di tornare a scommettere sui giovani! Aspetto non scontato visto l’elevato tasso di disoccupazione giovanile in Italia” afferma Max Gentile, direttore commerciale di ERIF Corporate. “Ad un solido rapporto di fiducia e collaborazione con il cliente aggiungiamo un approccio più informale, dinamico, underground e industriale: insomma, in linea con il core business e il target dell’azienda. Il team di ERIF Corporate è composto da giovani e preparati professionisti ma con un piglio diverso dai tradizionali agenti immobiliari. “


La società è attualmente alla ricerca di consulenti commerciali e agenti immobiliari da inserire nel team. Gli interessati sono pregati di inviare un dettagliato curriculum vitae, con l'autorizzazione al trattamento dei dati personali (D.Lgs. 196/2003) al seguente indirizzo:

venerdì 18 marzo 2016

Una palestra in casa

Non finiremo mai di sostenere che avere una palestra in casa è estremamente comodo e bello- anche per chi ha poco spazio e pochi soldi da spendere.




 
Se la vostra casa è grande e avete tanti metri quadrati a disposizione potreste pensare di creare un’area benessere in casa, in aggiunta alla palestra.
 
Organizzare una piccola palestra domestica è semplice e ha molti vantaggi: che sia un angolo con un materassino e dei pesi o una vera e propria sala attrezzi con vari macchinari, avere una palestra a casa è alla portata di tutti (non solo economica ma anche come spazi).
 
Recentemente abbiamo scoperto un attrezzo rivoluzionario, di design e che occupa poco spazio: è il Kinesis di Technogym.

 
Il modello Vision è particolarmente elegante grazie alla serie di specchi di cui è dotata.
Queste stazioni domestiche permettono di allenare tutto il corpo con una varietà molto ampia di esercizi, almeno 200 in poco più di un metro quadrato di ingombro.


Ma non solo, se proprio volete fare le cose come si deve e avere il massimo del comfort e del benessere, potreste pensare di mettere una sauna e vasca idromassaggio per creare l’ area benessere perfetta, che potrete godervi comodamente a casa vostra. 
 
In commercio trovate molte saune che propongono le stesse funzioni di quelle che troviamo nelle SPA, ma con un ingombro studiato per gli spazi domestici.

Infatti, la prima regola da rispettare è proprio quella relativa alla richiesta di spazio. Le saune domestiche dalle dimensioni più piccole richiedono infatti almeno un metro e mezzo di spazio, mentre le saune più grandi raggiungono le dimensioni anche di due metri, due metri e mezzo.

 Una sauna è una scelta votata al benessere, che richiede alcune attenzioni nella scelta e nella predisposizione degli impianti ma che può regalare infiniti momenti di rigenerazione.


In questa villa di Varese , attualmente in vendita, hanno utilizzato parte del piano interrato di 176 mq per creare un locale benessere con sauna, idromassaggio e palestra.
 
Planimetria piano interrato della villa a Varese

Andate sul sito web per vedere altre foto degli interni della villa a Varese: http://www.villa-varese.it/




mercoledì 9 marzo 2016

Agente immobiliare in incognito: missione Londra

Londra è una città in continuo movimento: il suo skyline cambia molto velocemente.
Se New York è una città che non dorme mai, Londra è la città dove non si smette mai di costruire.
 
Quello che qualche decennio fa era diventato un simbolo della città, il "Cetriolo" di Norman Foster, oggi non si vede quasi più, coperto dai nuovi grattacieli più alti, come lo Shard del nostro mitico Renzo Piano!
Nella caotica Liverpool Street ogni mese c’è un nuovo cantiere!
Vecchi quartieri vengono riqualificati, tempo fa è successo a Canary Wharf, che oggi giace sulle ceneri dei vecchi West India Docks, e oggi è il turno dello storico BatterSea Power Station, che molti di voi ricorderanno per la copertina dei Pink Floyd.  
I lavori (partiti nel luglio 2013) saranno portati avanti in diverse fasi e totalmente completati nel 2025.
 
L’area è costituita da circa 4 mila abitazioni (progettate da Gehry Partners e Foster + Partners e quasi tutte dotate di giardino d’inverno, balcone o terrazza), più di 250 negozi, uffici e strutture per il tempo libero, bar, hotel e ristoranti.  Sarà una vera città nella città che disporrà anche di sette ettari di spazio pubblico.
Tornata da un recente viaggio a Londra, la nostra collaboratrice Giusi Bongini ci ha dato qualche informazione sul mercato immobiliare nella capitale inglese e abbiamo scoperto che è pieno di contraddizioni!
- mutui + facili:  rispetto all’Italia le banche inglesi concedono più facilmente i mutui. Non servono grandi garanzie, accettano anche contratti a termine, al contrario dell’Italia che ad oggi, richiedono almeno un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Le banche inglesi invece finanziano fino a 5 volte la RAL annua di un dipendente. Un esempio, se una persona guadagna 30 mila sterline all’anno, la banca finanzierà fino a 150 mila sterline.
Qual è la contraddizione allora?
- i prezzi altissimi: nonostante la facile concessione del mutuo da parte delle banche, risulta praticamente impossibile comprare casa a Londra per via degli altissimi e praticamente inaccessibili prezzi delle case.
Se chiedi, tutti ti diranno che per comprare casa a Londra è necessario un aiuto economico. Devi essere in possesso di una forza economica propria perché il mutuo della banca non può bastare.
Qualche esempio?
Lo stipendio medio di un operaio a Londra si aggira tra le 20 e 25 mila sterline annue.
La case a est di Londra hanno un prezzo medio complessivo di 396.873 sterline,  seguite dalll'area a nord-est con 438.140 sterline e da quelle a  sud-est di Londra con una media di 462.121 sterline e infine il centro di Londra con  1.307.294 di sterline. 
 
 
 
Insomma, il calcolo è presto fatto!
Come poter permettersi una casa a Londra?
Esistono 2 soluzioni.
- L’ affitto con riscatto per le nuove costruzioni. E’ una soluzione che sta prendendo piede anche in Inghilterra proprio perché diventa impossibile comprare una casa a chi non appartiene ad un ceto alto- altissimo.
- l’altra soluzione è comprare casa fuori Londra. La middle class inglese vive nei sobborghi di Londra e fa la vita da pendolare.
Una cosa che mi ha sempre fatto sorridere del mercato inglese è che quando tu acquisti una casa non sei mai davvero il proprietario. Stranissimo, vero?

Ora vi spieghiamo meglio!

Chi acquista una casa a Londra non effettuerà un acquisto "pieno" dell'immobile ma avrà il diritto di occupare un appartamento per un periodo di tempo prefissato, che può variare da poche decine di anni a 999 anni.

Si, avete letto bene. Ora vi spieghiamo come funziona.

In Gran Bretagna le proprietà immobiliari sono divise in due mondi ben distinti: le freehold, soprattutto case, e i leasehold, che sono in genere appartamenti.
Il freehold è un sistema di possesso della proprietà e del terreno, senza limiti di scadenza.

Invece il leasehold, in genere riguarda gli appartamenti, è un sistema di possesso di una proprietà (per un certo termine) ma non del terreno su cui è edificata. Il possesso della proprietà è soggetto al pagamento dell'affitto del terreno su cui è edificata. Quando il termine del possesso scade, la proprietà torna al possessore del terreno.

Quindi quando si compra un appartamento, si deve pagare una sorta di affitto al vero proprietario del terreno.

In generale vige la regola che più il lease è lungo, più ha valore e maggiore è il prezzo di vendita dell'immobile. La maggior parte degli appartamenti nuovi o ristrutturati ha un lease di 99 anni, ma in palazzi d'epoca si trovano ancora lease di 999 anni.

Perché succede questo?

Perché gran parte dei terreni del Regno Unito, oggi giorno, sono ancora di proprietà dei Lord inglesi e della monarchia.


Sul mercato immobiliare inglese è tutto, continuate a seguirci perché la prossima tappa sarà SINGAPORE!
 
 

venerdì 4 marzo 2016

Meno tasse per comprare casa

La legge di Stabilità 2016 ha introdotto due importanti agevolazioni che fanno scendere molto le imposte a chi cambia alloggio e non riesce a vendere la vecchia abitazione o a chi acquista un'abitazione in cantiere.
 
http://www.appartamenti-parabiago.it/

Lo scopo è ovviamente quello di dare nuova vitalità al mercato immobiliare che è si in ripresa ma che da anni arranca.

Cosa cambierà con la Legge di Stabilità 2016?

La prima agevolazione prevede imposte ridotte per chi compra una casa da un privato e vende entro un anno la casa che possedeva già. Ovviamente questa agevolazione è per gli immobili residenziali non di lusso.


La seconda riguarda le abitazioni acquistate da un costruttore: metà dell'Iva che grava sulla vendita potrà essere recuperata in dieci anni sotto forma di detrazione Irpef.




Sono due provvedimenti che possono portare a un risparmio di parecchie migliaia di euro in tasse su un contratto di acquisto.

Quali requisiti per usufruire delle agevolazioni?

Per avere queste agevolazioni è necessario rispettare le seguenti condizioni :

 
1) l’abitazione non deve appartenere alle categorie catastali A/1, A/8, A/9;
 
2) chi compra deve stabilire la residenza nel comune in cui si trova la casa entro 18 mesi.

Come già detto ora è possibile ottenere il trattamento fiscale di favore anche se si risulta proprietario di un’abitazione comprata con agevolazione fiscale purché la si rivenda entro un anno e questa facilitazione vale anche se la casa posseduta è nello stesso comune in cui si trova l’abitazione nuova, ma solo purché a suo tempo sia stata acquisita con agevolazioni.

Quali agevolazione nell’acquistare dal costruttore?

I vantaggi si applicano anche a chi compra da un costruttore e sono molto di più convenienti.

L’Iva sulla prima casa è al 4%, a fronte del 10% applicabile alle seconde case non di lusso.  All’Iva vanno poi aggiunte altre 600 euro a titolo di imposte di registro, ipotecarie e catastale.

Va inoltre sottolineato che l’acquisto da impresa edile viene tassato sul prezzo reale e non sul valore catastale: significa che su una casa del valore di 200mila euro se si può usufruire dell’aliquota agevolata si possono risparmiare ben 12mila euro (Iva a 8.000 euro anziché a 20mila). 

Per ulteriori informazioni www.erif.it