mercoledì 29 ottobre 2014

Abbiate e le 30 finestre più belle secondo Skyscanner

Skyscanner, famoso motore di ricerca di voli e hotel in tutto il mondo, ha stilato una classifica delle 30 finestre più belle d’Italia secondo la redazione.
Oltre alle bellissime finestre dell’Università degli Studi di Milano, le finestre delle antichissime case di Matera e le particolarissime finestre di Palazzo Ricci a Jesi,  è presente anche la facciata della della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo ad Abbiate in viale Vittorio Veneto: due bifore su uno sfondo rosa.



Nel 1928, le cittadine di Abbiate e di Tradate sono state unite diventando un unico comune. La rivalità che c’era prima della famosa “unificazione” continua a farsi sentire anche “a causa” delle bellezze dell’una e dell’altra città  che sono in costante competizione- tra queste c’è anche l’antica chiesa di Abbiate.
La bellissima facciata, che risale alla fine del XIX secolo, é realizzata in mattoni a vista e presenta un portale centrale con arco a sesto acuto realizzato con pietre policrome. Vi sono, inoltre, un rosone centrale e due bifore laterali con archi tribolati; nella parte superiore della facciata, invece, una serie di nicchie (ancora vuote) segue l´andamento del tetto a capanna. Sul lato sinistro, in posizione arretrata rispetto la facciata, si innalza un alto campanile.



All´interno, la chiesa ha la struttura di una croce latina con un ampio transetto ed un´unica navata centrale sui quali si aprono anche alcune cappelle; l´edificio presenta, inoltre, una parte absidale semicircolare.L´organo custodito nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, risalendo al XVIII secolo, é il più antico della Città, ed é tra i più antichi della zona. 


Tra le numerose Residenze presenti nel portfolio di ERIF Real Estate, c’è anche la Residenza Theodorius ad Abbiate per cui la nostra impresa è stata committente. 

Qui trovate tutte le nostre Residenze disponibili: http://erif.it/

venerdì 24 ottobre 2014

EXPO2015: un’opportunità per la nostra provincia?

“Non sarà una grande occasione per fare degli investimenti ma sicuramente sarà un momento importante per il turismo e per lo sviluppo del territorio. Bisogna fare in modo che gli alberghi siano pieni” diceva così quattro anni fa il sindaco di Varese Attilio Fontana.
Come stiamo vedendo,  l’Expo 2015 sta andando a ritmi (molto)lenti e gli expo-scettici affermano che l’edizione del 2015 sarà un vero fiasco che farà fare una brutta figura a Milano, alla Regione Lombardia e  a tutta l’Italia.



Effettivamente i lavori stanno andando a rilento ( anche a causa dei vari scandali che hanno coinvolto i manager) ma non è il momento di essere pessimisti. Soprattutto perché l’Expo 2015 deve essere un’occasione che NON possiamo perdere: noi come impresa cresciuta e radicata da 30 anni nella provincia di Milano e Varese.
Ed è proprio il Varesotto che  deve puntare sugli elementi di forza che possiede, potenziandoli al massimo: la presenza di un maxi aeroporto, la vicinanza con la Svizzera e la bellezza del paesaggio.
Insomma, utilizzare il turismo come volano per far rivivere una provincia che è bellissima e che ha bisogno di rinascere ma soprattutto ha bisogno di una bella spinta dal basso.



Ad esempio la Camera di Commercio di Varese ha creato un sito web strutturato per fornire informazioni sia al territorio varesino che al pubblico di Expo per promuovere il territorio, il turismo e le varie attività. Un esempio è Varese Agrifood Economy: un settore composto da un universo variegato di imprese protagoniste sui mercati.  La filiera dell’AgriFood e della produzione di macchine per l’alimentazione e il packaging mette insieme eccellenze in fatto di cibo e bevande riconosciute a livello internazionale con realtà che riescono a vincere la sfida della competitività con l’innovazione e la qualità nel creare e stampare involucri e nel realizzare strumenti per il confezionamento.

 


A tale proposito la redazione di VareseNews ha pensato di creare il progetto 141Expo ovvero “gemellare” ognuno dei Comuni della nostra provincia con uno degli Stati che aderiscono all’esposizione universale. Ogni comunità locale avrà così la possibilità di avvicinare Expo2015 e i suoi protagonisti e di fare cultura riguardo al tema centrale: “Nutrire il Pianeta”,valorizzando e promuovendo in diversi modi le tante esperienze positive che esprime la nostra terra. Allo stesso tempo si potranno attivare opportunità turistiche, risorse economiche, realtà associative, operatori culturali ed imprenditoriali del territorio.



La nostra provincia riuscirà a cogliere questa importantissima occasione e mettersi in mostra nella vetrina più importante del mondo!

giovedì 16 ottobre 2014

Ristrutturazioni o nuove costruzioni?

Oggi vogliamo mettere a confronto due costruzioni: una nuova e una ristrutturata.
Recentemente queste due opere hanno ottenuto importanti riconoscimenti architettonici (ed anche per questo che oggi siamo qui a raccontarveli). Non tanto per i premi in sé, quanto il per fatto che questi due (meravigliosi) progetti hanno in comune più di quanto si possa pensare, nonostante la natura differente dei lavori: ovvero, un nuovo mondo di costruire. 

Ca' Spineda è una villa seicentesca che ha vinto il premio come miglior ristrutturazione residenziale d'Italia (REbuild 2014).
E' situata in una splendida posizione nella splendida campagna dell’alta pianura trevigiana.

Prima della ristrutturazione

Dopo la ristrutturazione


In ogni sua componente il progetto risponde ad esigenze irrinunciabili quali il risparmio energetico ed il comfort. Un attento connubio fra innovazione tecnologica e rispetto per la storia e per l’ambiente circostante.
La ristrutturazione è stata realizzata secondo i più alti principi della bio edilizia, ma soprattutto una ristrutturazione basata sul valore e la bellezza della storia ed nel rispetto degli equilibri dell'uomo e della natura.





Un equilibrio, quello tra natura e uomo, ripreso anche dagli architetti Gonçalo Byrne, Pedro Sousa, Andrea Menegotto, João Nunes che hanno progettato Merville- Casa nel Parco, residenza situata a Jesolo, e arrivati in finale per il prestigioso Premio di Architettura Città di Oderzo.
Merville è un intervento di riqualificazione che ha come tema principale la qualità della vita intesa come armonia tra uomo e natura. Gli edifici, infatti, dialogano con il luogo in cui sono inseriti: lo scambio tra naturale e artificiale è di reciprocità.




Il complesso di Merville è inserito in una pineta di 50.000 metri quadrati divisa in due da viale Oriente: l'area fronte mare di 28.000 metri quadrati, è riservata agli edifici ed al parco privato; l'altra area di 22.000 metri quadrati, è adibita a parco pubblico.





 Merville e Ca' Spineda sono due esempi di costruzioni, apparentemente diversi tra loro, ma uniti da una nuova filosofia e un nuovo modo di costruire dove l’uomo vive in armonia con l’ambiente e viceversa.
Ed è proprio questa la nuova strada intrapresa da imprese costruttrici, architetti e addetti ai lavori. 

Che ne dite?
                                                  


lunedì 6 ottobre 2014

“Le città reali”: un nuova opportunità per il real estate

“Pensare la città”, oggi, implica l’individuazione di alcune azioni che possono dare la prospettiva al “fare la città”: riconoscere, riprogettare, rifunzionalizzare, ricucire e reinvestire.
Marco Marcatili di Nomisma individua questi 5 fattori come una sorta di rimedio o strada da percorrere per ripensare alle nostre città in un ottica nuova: più sostenibile, per i cittadini. Uno spazio urbano creato per il cittadino e a contatto con l’ambiente circostante e non solo.
I 5 punti segnalati dall’economista sono assolutamente condivisibili e da condividere per creare insieme una città reale.


Riconoscere fa riferimento alla necessità di costruire una visione di città, a partire dalla conoscenza di dinamiche territoriali e funzionamenti reali che ne forzano le mura, configurano nuove “città reali” e sollecitano nuovi livelli di governo.
Riprogettare sfida la politica ad entrare in una logica di coerenza tra i risultati desiderati e le azioni da mettere in campo, attraverso una metodologia europea ormai consolidata.
Rifunzionalizzare significa recuperare le funzioni vitali e identitarie di un oggetto o spazio urbano, riconnettendolo con l’ambiente circostante e con una visione futura del vivere collettivo.
Ricucire è l’antidoto per non pensare la “città a pezzi” (e continuare a farla a pezzi) e rilancia la necessità di ripartire dalle fratture sociali e spaziali delle città, che nel tempo sono diventate più minacciose per l’aumento delle condizioni di vulnerabilità.
Reinvestire nelle città non richiama solo un tema di urbanistica e di finanza, seppure necessario, ma la sfida di modernizzare i servizi, progettare per l’inclusione sociale e rafforzare la capacità di decidere insieme. È così nei paesi europei che affrontano meglio la questione dello sviluppo.

La riqualificazione urbana è un tema sempre più centrale soprattutto in vista della creazione della Città Metropolitana che coinvolgerà 8 capoluoghi di regione in Italia, tra cui Milano, e  nasce proprio da una crisi della città esistente, come già accennato da Marco Marcantili di Nonisma,  promuovendo un’attività pianificatoria, programmatoria e/o progettuale, finalizzata a riconferire una migliore dimensione qualitativa e funzionale alle strutture urbane e/o edilizie, viste nell’insieme e in relazione al contesto edificato.



Il mercato immobiliare e il mondo del real estate, di conseguenza, deve essere preparato a questi nuovi cambiamenti legati alle nostre città non solo perché le città sono formate da edifici ma soprattutto da persone più attente alla sostenibilità e all'ambiente. 

Per maggiori info sulla Città Metropolitana:

http://www.milanocittametropolitana.org/che-cose-la-citta-metropolitana2/