lunedì 3 maggio 2010

Ristrutturazione low cost. Bufala o affare?

Intervista fuori dai denti al presidente della società che ha lanciato un nuovo servizio per rifarsi casa senza spendere una follia.

Avere una casa nuova senza cambiarla e magari anche usufruendo degli incentivi del governo. A quanto pare un affare per la bacchetta magica di qualche maga di terzo millennio.
Eppure è quello che promette Erif Real Estate, la società di costruzioni di Legnano (Milano) che ha da poco lanciato un servizio di ristrutturazione low cost, parola tanto inflazionata quanto spesso si rivela uno specchietto per le allodole. Un po’ come la parola outlet.
Sul sito http://www.ristrutturazionelowcost.it/ è possibile già fare un preventivo di massima gratuitamente e fissare un appuntamento per un sopralluogo, gratuito anch’esso. La Erif promette di risparmiare il 20 percento rispetto a un servizio di ristrutturazione non “low cost”.

Ma la cosa ci suona come operazione di marketing: troppi dubbi e incertezze, quindi approfondiamo l’argomento con il presidente di Erif Real Estate, Luigi Barbato.

Il 20 percento in meno: quali sono le voci di costo su cui tagliate?
«Il nostro punto di forza è che siamo una ditta costruttrice da 30 anni e abbiamo al nostro interno tutte le figure professionali coinvolte nell’opera di ristrutturazione dall’architetto-progettista all’idraulico, all’imbianchino. Il fatto di non dover “comprare” all’esterno queste competenze ci consente di tagliare il ricarico che normalmente l’operatore applica quando è esterno alla ditta, quando cioè è un fornitore. Tali ricarichi, che normalmente sono nell’ordine del 20-30 percento vanno a finire sul conto del cliente finale».

Ma non è una situazione abbastanza comune che le ditte abbiano al loro interno le varie competenze, no?
«Di solito no perché sono ditte che fanno lavori piccoli, dai 15 ai 100 mila euro e di solito sono composte da 4-5 persone, essenziali al lavoro e il resto sono fornitori esterni, che emettono fattura alla società edile. La nostra società è una realtà grande, che conta circa 70 dipendenti compreso il management. Anche i nostri operai sono tutti assunti. Solo i venditori sono a partita Iva».

Il preventivo on line non è un po’ azzardato?
I non addetti ai lavori magari pensano che ci sia solo bisogno di una “rinfrescatina” al bagno e invece magari c’è da rifare tutto.«In effetti sì, non si sa mai quello che c’è da fare finché non si iniziano i lavori ma il preventivo on line è approssimativo: entro due ore dall’invio della richiesta di contatto il cliente viene richiamato e si fissa un appuntamento per il sopralluogo, anche di sabato o domenica. Il tutto gratuitamente e senza impegno».


Il low cost diventa high cost quando però dovete spostarvi visto che avete la sede a Legnano?
«Per ora operiamo tra Lombardia e Piemonte ma poiché nei primi 15 giorni di attivazione del servizio abbiamo ricevuto centinaia di richieste - circa 300 - da tutta Italia, stiamo pensando di stringere delle partnership in zone tipo Sardegna, Lazio – Roma in particolare – Sicilia. Per esempio da maggio partirà una collaborazione con un operatore sardo, radicato e diffuso sul territorio che porterà il nostro modello anche in Sardegna».

Ma le partnership hanno spesso un costo spesso, non si rifletterà sul conto finale?
«No, perché il partner deve sposare la nostra filosofia low cost, di trasparenza, di tariffe contenute e quindi il nostro accordo non deve riflettersi sulla spesa finale. Per esempio la fase di progettazione è effettuata in collaborazione con www.interior-relooking.it, uno studio di ragazze professioniste che offre un servizio online low cost per eseguire progettazioni low cost a 50 euro a stanza».

Ristrutturazione low cost = materiali low cost /servizio low cost?
«No, i materiali sono sempre di buona qualità, tuttavia abbiamo previsto tre fasce di prezzo, per tre distinti livelli di ristrutturazione e di spesa: Silver per un capitolato di base (per esempio piastrelle 20x20 e parquet a listini sottili), Gold per un capitolato di standard superiore e Platinum per chi vuole spendere di più, mettendo per esempio il riscaldamento a pavimento, i serramenti in Pvc…Per ciò che riguarda il servizio non è assolutamente low cost, anzi, tra i nostri servizi c’è anche la disponibilità di un appartamento gratuito dove il cliente, in caso di ristrutturazione totale, può trasferirsi per la durata dei lavori. Un servizio esclusivo che possiamo mettere a disposizione perché siamo costruttori e quindi disponiamo di 2-3 appartamenti liberi, da scegliere in base alla zona. Un vantaggio che consente anche di accelerare la conclusione dei lavori».

Insomma, fatti i conti, quanto si risparmia?
«Mediamente per una ristrutturazione si spendono mille euro al metro quadrato. Con noi si risparmia il 20 per cento, quindi la spesa scende a 800 euro.
Se considera che ora stiamo iniziando una trentina di lavori di circa 30 mila euro l’uno, ogni cliente risparmia circa seimila euro che non è poco. Se poi consideriamo uno dei lavori più grandi che stiamo valutando, una ristrutturazione di una villetta di 230 metri quadrati, dove la spesa non “low cost” sarebbe stata di 230 mila euro, il risparmio è ancora più evidente perché si parla di 55 mila euro in meno, scendendo a 175 mila euro. I prezzi lievitano anche perché a fronte di una domanda, dati Google alla mano dove una delle parole più ricercate è "ristrutturazione", che vorrebbe soluzioni di ristrutturazione a tariffe ragionevoli non c’è un’offerta adeguata e questo spiega il boom di richieste che abbiamo ricevuto dall’attivazione del servizio».

[ Fonte: articolo tratto da un'intervista di Agnese Ananasso a Luigi Barbato, presidente di ERIF Real Estate. Pubblicato oggi sul sito LaRepubblica.it, sezione Casa & Design ]

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