martedì 28 ottobre 2008

CASA. Da settembre gli investimenti in case sono cresciuti del 150% nel nord ovest lombardo

Da metà settembre a oggi, l'investimento nell'acquisto di case è cresciuto del 150%, con una "quota di mercato" che passa dal 9 al 23%. Prima della crisi delle Borse e delle banche, infatti, gli investitori rappresentavano il 9% sul totale degli acquirenti di case e appartamenti. Negli ultimi 40 giorni, chi sposta i propri risparmi nel mattone rappresenta il 23% delle transazioni.
E' il trend registrato nel nord ovest di Milano e in tutta la provincia di Varese, da
Erif Real Estate la società di costruzioni di riferimento del nord ovest lombardo. In questa zona la società ha 478 appartamenti in vendita; è attiva dal 1970, ed ha un bilancio consolidato di oltre 50 milioni di euro.
"Investimento in borsa? No, grazie. Io mi fido del mattone", è questo lo slogan che Eif Real Estate ha trasformato in un bollino di qualità che campeggia sul portale lanciato dalla società:
www.investimento-immobiliare.it, dove sono messe in vetrina le principali occasioni delle province di Milano, Varese e Novara. "La richiesta di case per investimento ha orientato la nostra politica verso l'affitto degli appartamenti per metterli sul mercato degli investitori con un reddito già certo" ha spiegato Luigi Barbato, presidente di Erif Real Estate, in una nota.
"Il trend è cominciato a cavallo dell'estate - ha aggiunto Barbato - quando abbiamo registrato un'impennata delle richieste di informazioni. Nel giro di un paio di settimane le prime vendite, che si sono mantenute costanti al ritmo di 3, 4 alla settimana. Ieri, ad esempio, a Legnano 2 risparmiatori hanno prelevato i contanti dalla banca e acquistato altrettanti immobili e abbiamo firmato 2 compromessi sin provincia di Varese, a Laveno Mombello e Fagnano Olona".
Del resto, il trend della casa come bene rifugio è già stato registrato da una recente indagine di Demoskopea; alla domanda "se lei avesse dei risparmi, cosa ne farebbe?", il 45% degli intervistati ha risposto che li "investirebbe nel mattone", il 35% li "metterebbe sotto il materasso" e solo il 20% ha risposto di fidarsi ancora degli istituti di credito. Un dato eloquente accompagnato da un'altra statistica fornita dall'indagine: il 47% degli intervistati ha risposto che la sua fiducia nelle banche "è peggiorata". Nel dettaglio, i risparmiatori che si rifugiano nel mattone cercano soprattutto immobili di 2 o 3 locali, per un investimento compreso tra i 100mila e i 150mila euro, soprattutto al fine di affittarli per metterli a reddito.

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