giovedì 26 maggio 2016

5 idee per l'ingresso di casa

Solitamente un ingresso di casa si compone di elementi come: consolle, specchio, armadio, appendiabiti, portaombrelli, sedia, poltroncina, tappeto e quadri. 

Noi però vogliamo mostrarvi 5 ingressi di cui vi innamorerete e che vorrete copiare subito.
 
1) CASSETTIERA O CONSOLE?
Arredare un ingresso con una cassettiera o una console è molto bello esteticamente ma soprattutto molto utile perché potete utilizzarlo come svuota tasche appena entrate in casa.



Casa R : Accessori & Decorazioni di AD2P
Casa R di AD2P


 
2) VASI & PIANTE
 
Le piante sono ormai considerate come una forma d'arredo perché a volte arredano e rendono un ambiente più bello di tanti altri mobili. Guardate, per esempio, come assume importanza un ingresso come quello di questo attico che è stato arredato con dei bellissimi vasi in ceramica. Rubano decisamente la scena a molti altri mobili presenti nell'appartamento.
 
 
 

Foto di http://www.attico-legnano.it/


3) ARMADIO E ATTACCAPANNI

Una soluzione, anche per chi ha poco spazio, è un piccolo mobile per le scarpe e un attaccapanni dove appendere le giacche e cappotti.
 

Pinterest
 


4) MOBILE
 
Se avete poco spazio a disposizione e non avete un vero e proprio ingresso, non preoccupatevi. Una soluzione pratica è posizionare i mobili del soggiorno vicino all'ingresso così da poterli utilizzare come svuota tasche appena arrivate a casa: occhiali, monetine, portafogli, chiavi della macchina. Liberatevi di ogni oggetto che non vi servirà più fino a che non dovrete uscire di nuovo.
 
 
http://www.appartamentivarese.com/
 


5) ILLUMINAZIONE
 
Non sottovalutate l’illuminazione: l’ingresso deve essere ben illuminato, deve permettere all’ospite di entrare in un ambiente accogliente e visivamente generoso.





Sito web: www.erif.it


 

venerdì 20 maggio 2016

Agente immobiliare in incognito: Singapore

Vedendo immagini come questa non si può non pensare che Singapore non sia presente nella TOP 10 delle città inserite come “Migliore Investimento Immobiliare”. D'altronde, chi non vorrebbe vivere in una città dinamica, ricca, prospera e piena di opportunità sia lavorative che di vita sociale.
 
 
A Singapore potrete trovare i veri paperoni!
 
Infatti, secondo quanto riporta Bloomberg citando uno studio di WealthInsight, a Singapore, nel 2020, ci sarà un milionario ogni 30 persone dall'attuale uno ogni 35.
 
Nei prossimi cinque anni il tasso di crescita dei ricchi supererà quello di Hong Kong, nella graduatoria delle città dorate capaci di accogliere le persone con i patrimoni più gonfi del pianeta.
 
Secondo il report, la popolazione ricca di Singapore crescerà del 18,3% nel prossimo lustro.
 
 
E com’è il mercato immobiliare a Singapore?
 
A fare il punto sulle opportunità del 2016 ci ha pensato l’agenzia di consulenza immobiliare inglese Knight Frank.
 
Nello studio di Knight Frank sono state prese in considerazione dieci città nel mondo note per essere un punto di riferimento degli investimenti immobiliari mondiali: Londra, New York, Miami, Monaco, Parigi, Singapore, Shanghai, Sydney, Hong Kong e Ginevra. Per queste città sono stati considerati dieci diversi possibili fattori di rischio, valutandone le conseguenze di ognuno sul mercato immobiliare locale.
 
Tra le metropoli esaminate Singapore è quella in cui sarà più rischioso investire nel 2016.
 
 Determinanti sarebbero gli effetti di un aumento dei tassi di interesse USA, il rallentamento dell’economia nazionale e l’eccessiva regolamentazione del mercato interno.
 
 Incuriositi da questo studio abbiamo deciso di approfondire l’argomento sul mercato immobiliare con Rino Pedrani, nostro consulente immobiliare e residente a Singapore dal 2007.
 
Iniziamo subito con una domanda che può sembrare banale ma necessaria per dare un quadro generale sul mercato immobiliare a Singapore.
 
I prezzi delle case a Singapore sono alte rispetto allo stipendio medio di un cittadino? I prezzi delle case erano cresciuti più del 60% tra il 2009 e il 2013. Com’è oggi la situazione?
 
"Le restrizioni imposte dalle autorità sui prestiti e le tasse sugli acquirenti stranieri hanno creato una vera e propria bolla (esplosa) nel mercato immobiliare"- afferma Rino Pedrani.
 
"Gli investitori hanno visto e stanno vedendo il valore dei loro asset scendere continuamente e molti hanno grande difficoltà a vendere, anche ora nonostante il recente crollo dei prezzi. I siti del settore immobiliare hanno messo in vetrina centinaia di appartamenti e bungalows in vendita, ma solo 12 appartamenti e una casa sono passati di mano in tutto l’anno a Sentosa Cove, l’isola del lusso che per anni ha fatto concorrenza a Montecarlo."
 
"Stando ai dati dell’ Urban Redevelopment Authority (URA),alcuni acquirenti della prima ora hanno acquistato a circa il 20-30% in più rispetto agli attuali prezzi – dice Christine Li, capo delle ricerche per la società di consulenza immobiliare OrangeTee – l’affitto non può assolutamente coprire i mutui per questi investimenti, vorrebbero disinvestire ma non ci sono offerte."
 
C’è una grande richiesta di case e residenze di lusso? C’è una crescente classe media che alza la domanda d’acquisto?
 
"A differenza di altri, i mercati emergenti sono diventati in questo anni “terreno fertile” per gli investimenti immobiliari, soprattutto in Asia. Grazie all’aumento della popolazione e ad un migliore tenore di vita che ha portato ad un sostanziale aumento della ricchezza pro-capite, i paesi asiatici si sono focalizzati sulla fornitura di alloggi, infrastrutture ed edifici commerciali."

 
 
Il mercato immobiliare è un po’ in stallo ma ci sono delle buone speranze per gli anni futuri perché i tassi di interesse sono bassi, la politica è stabile, la buona educazione e il clima sociale ed economico sono favorevoli. Tutte ragioni che rendono Singapore un attraente mercato di residenze di lusso.
 
Se state pensando di acquistare un’immobile a Singapore vi consigliamo però fare un controllo in banca perché le cifre sono da capogiro.
 
 Un appartamento di 8650 m2 nel quartiere di Sentosa è in vendita a 16.125.960 euro.
 
 
La rubrica "Agente immobiliare in incognito" tornerà prestissimo. Continuate a seguirci!

venerdì 13 maggio 2016

Acquisto box auto: è possibile beneficiare della detrazione?

Hai costruito, ristrutturato o acquistato un garage? Tra le tante detrazioni da inserire nella dichiarazioni dei redditi 2016 c’è anche il bonus per il box auto.



Se nel corso dell'anno avete messo mano al portafogli per realizzare un garage, un'autorimessa o anche un posto auto di pertinenza nel cortile condominiale, sappi che anche i box auto sono detraibili attraverso il bonus ristrutturazioni.
L’acquisto di un box o di un posto auto consente la detrazione d’imposta del 36% elevata al 50% sino al 31 dicembre 2016, grazie alla Legge di Stabilità 2016.
 Il bonus per la detrazione fiscale vale sia per i box, sia per le autorimesse, sia per un posto auto di pertinenza all’interno di un cortile condominiale.
Per usufruire della detrazione fiscale per il box auto dovrete:
 
  • verificare la condizione più importante: la sussistenza del vincolo pertinenziale tra l’abitazione e il box;
 
  • aver acquistato un box costruito da una impresa di costruzione che ne certifica il costo. La detrazione infatti spetta non sul prezzo pagato per l’acquisto, ma sul costo di costruzione dichiarato dal costruttore;
  •  come per tutte le altre detrazioni fiscali, anche per questa relativa all’acquisto del box auto, il pagamento deve avvenire con bonifico. Se il rogito di acquisto del box auto è stipulato successivamente al versamento di acconti, la detrazione d’imposta compete in relazione ai pagamenti in acconto effettuati con bonifico, fino a concorrenza del costo di costruzione del box, a condizione che vi sia un compromesso di vendita regolarmente registrato dal quale risulti la sussistenza del vincolo pertinenziale tra l’edificio abitativo ed il box.
Ed esempio:
 
Se i pagamenti sono stati effettuati con bonifico prima del rogito e senza preliminare registrato la detrazione non spetta perché manca l’effettiva sussistenza del vincolo pertinenziale richiesto dalla norma. Tuttavia se il bonifico è effettuato lo stesso giorno in cui si stipula l’atto, anche ad un orario antecedente, il vincolo di pertinenza si considera soddisfatto (risoluzione AE n.7/3 del 13 gennaio 2011).
Nel caso in cui la casa ed il box auto siano stati comprati insieme e risultano da un unico atto notarile, è possibile usufruire dell’agevolazione se:
 
  • l’atto indica il vincolo di pertinenza del box con la casa;
  • le spese per la realizzazione del box siano specificatamente documentate. 
Per info, contattateci a: cantieri@erif.it
 
 

venerdì 6 maggio 2016

Vendere casa: quali documenti servono?

Dovete vendere la vostra casa? Eccovi tutti i documenti necessari per prepararsi alla vendita.
 Se avete poco tempo da dedicare alla vendita vi consigliamo di affidarvi ad un’agenzia immobiliare che vi aiuterà nella ricerca dell’acquirente e da un punto di vista burocratico per la raccolta della documentazione.
 


Infatti, quando si vende case è importante avere tutta la documentazione in regola: atto di provenienza, pianta e visura catastale, certificato di agibilità, certificazione energetica, regolamento condominiale con indicazione dei millesimi, eventuali manuali e garanzie relative agli impianti principali, eventuale ipoteca se l’immobile era stato acquistato tramite mutuo ancora in corso e infine, il contratto di affitto se l’immobile è locato ad altri.
Tutte questa carte serviranno anche al notaio durante l’atto di vendita.

Per avere una stima sull’immobile vi consigliamo di incaricare un perito per una valutazione dell’immobile così da poterlo mettere in vendita.


Diritti e doveri del venditore

Al momento del compromesso, a favore del venditore, si versa una caparra confirmatoria. Ma se è il venditore stesso a rinunciare alla vendita, quest’ultimo dovrà versare al potenziale acquirente il doppio di tale cifra.

 Un consiglio: mai accettare assegni bancari, che potrebbero essere scoperti, ma solo assegni circolari o documenti ufficiali della banca che attestano il mandato ad emettere un bonifico a favore del venditore.


Fino al momento della firma, il venditore è responsabile dell’immobile a tutti i livelli: civile, amministrativo e fiscale. Quindi deve prestare attenzione se concede le chiavi di casa all’acquirente prima del rogito.


Sul fronte delle spese, chi vende è tenuto al pagamento delle spese condominiali dovute e deliberate fino alla data del rogito, salvo patto contrario.


 Vendere per cambiare casa


Una situazione molto frequente è quella di dover vendere la propria abitazione per finanziare l’acquisto di una nuova.
Come prima cosa, occorre trovare un compratore per poi fissare un preliminare di vendita fissando una data per il rogito compatibile con quella dell’atto di “riacquisto”.

 In questa situazione ci vuole disponibilità da parte di chi subentra e la mediazione di un’agenzia può aiutare.

 Il preliminare può contenere una clausola dove si dà facoltà al proprietario di restare nell’abitazione nel tempo necessario a concludere con serenità il nuovo acquisto e il trasloco. Attenzione alle date dei rogiti: in caso di prima casa, bisogna concludere l’acquisto entro un anno della vendita, perché in questo modo si conservano i benefici fiscali sulla prima casa.
In cerca di una nuova casa? Visita il sito www.erif.it