giovedì 31 luglio 2014

Cos'è e come funziona la multiproprietà

Si avvicinano le vacanze e anche i ritardatari stanno pensando a dove trascorrere le vacanze estive.
Avete mai preso in considerazione la possibilità di una multiproprietà?
Se non ne avete mai sentito parlare, vi spieghiamo cos’è e come funziona.
La "multiproprietà" è un immobile posseduto da più individui che hanno acquistato ognuno una quota di proprietà.
Ciascun proprietario può usufruire dell'immobile in modo pieno ed esclusivo per un determinato periodo di tempo: ognuno ha un appartamento a propria disposizione per una o due settimane all'anno per tutta la vita.

Esistono due tipologie di multiproprietà: una permette di acquistare una quota in senso temporale di appartamento, l’altra prevede invece l’acquisto di una quota di un’unità immobiliare, come ad esempio un residence.



I pro e contro della multiproprietà
Come tutti gli investimenti anche l’acquisto di multiproprietà deve essere valutato attentamente perché ha sicuramente i suoi vantaggi, ma anche alcuni svantaggi.
 Dal punto di vista economico, l’investimento è oneroso: il valore varia a seconda del periodo scelto e della località in cui ha sede l’immobile. Inoltre si deve tenere conto delle spese annuali di gestione.
Il lato, certamente positivo, è  che rispetto al costo di una casa vacanza, la spesa è limitata ed è possibile soggiornare in complessi turistici diversi e in differenti luoghi nel mondo.


martedì 22 luglio 2014

Cos'è il social housing?

Da anni si parla di Social Housing come risposta all'accentuarsi del fabbisogno abitativo in emergenza per la crisi. Tanti dicono che il Social Housing è il futuro, ma di cosa si tratta e a che punto siamo in Italia?



Il Social Housing è una vera e propria politica abitativa che si fonda su tre principi fondamentali:
1.        Progettare abitazioni di qualità;
2.        Garantire sostenibilità ambientale ed efficienza energetica;
3.        Contenere i prezzi.
 Le social housing  offrono piccoli appartamenti dotati di tutti i confort con qualche locale in comune come la lavanderia, la sala hobby, a volte la cucina e il giardino, a contratti quinquennali e soprattutto ad affitti bassi.
Chi può chiedere una casa sociale in affitto?
Ne hanno diritto tutti coloro che non sono tanto benestanti da affrontare un canone mensile per un appartamento residenziale, ma nemmeno tanto povere da poter ottenere le case popolari.
Recentemente il Governo Renzi ha stanziato misure per risanare il mercato immobiliare con il Piano Casa 2014. Trai vari interventi c’è quello di agevolare lo sviluppo del social housing con detrazioni fiscali.
Tra i vantaggi c’è  la possibilità di riscattare gli alloggi sociali da parte degli inquilini al termine della locazione settennale, con previsione di alcuni vantaggi per l’acquisto dell’abitazione locata.


Peculiarità del Social Housing
Si sviluppa per fronteggiare un particolare fabbisogno abitativa introducendo aspetti innovativi sulla sostenibilità ambientale e sulla riduzione della frammentazione sociale nelle città.

Fermo restando l’impegno pubblico all’impiego di risorse per assicurare il bene casa alle fasce più disagiate della popolazione e la libera azione del mercato privato per soddisfare la domanda delle fasce maggiormente agiate, si compiono sforzi finanziari e gestionali congiunti per garantire sia un’abitazione decorosa a costi compatibili con le possibilità di spesa dei redditi medi, sia un ragionevole profitto imprenditoriale dell’attività.

martedì 15 luglio 2014

Rent to buy: un'ottima alternativa al mutuo

In un articolo de Il Sole 24 Ore apprendiamo che Citylife di Milano aprirà al "rent to buy". Nei prossimi mesi infatti gli appartamenti delle residenze disegnate e progettate da Hadid e Libeskind si potranno affittare e riscattare.
Le abitazioni vengono messe in affitto in parte già arredate, con armadiature e cucine "no brand" ma che-dai primi riscontri della società Citylife- fanno gola soprattutto ad una clientela internazionale.


Ma cos'è e come funziona il Rent to Buy? 
La nostra società propone già da diversi anni questa soluzione per alcune Residenze, tra cui: Residenza le BrughiereVendita appartamenti Varese e Residenza Castillio.


Residenza Castillo

Residenza le Brughiere

Il Rent to buy è una soluzione alternativa al mutuo che permette di entrare subito nell'abitazione scelta, prima in locazione (rent) e poi in piena proprietà (buy). 

Perché il Rent to Buy è una valida soluzione?

Prima di tutto perché posticipando il rogito notarile e, di conseguenza, l'accensione del mutuo, si ottengono i seguenti vantaggi: 

- il più evidente è quello che l'acquirente versando mensilmente al venditore (costruttore o privato) un importo equivalente ad un normale affitto, se ne vede accantonare il 50% come acconto sul prezzo, elevando così il suo deposito iniziale senza appesantire il proprio bilancio familiare.

- inoltre, nascerebbe la possibilità di vendere l'immobile ad un terzo soggetto con la semplice cessione dei contratti. 

- ed infine, la possibilità per l'acquirente di crearsi uno "storico creditizio", finalizzato a migliorare il proprio rating (punteggio) per ottenere il mutuo con più facilità ed alle migliori condizioni di mercato






lunedì 7 luglio 2014

Caffè in Cantiere a Varese

CAFFE' IN CANTIERE è una nuova iniziativa di ERIF Real Estate che coinvolge il cantiere a Varese di
Via Coni Zugna. 

Sabato 12 luglio dalle ore 9 alle ore 13 apriremo le porte del nostro cantiere per offrirvi un caffè! 

Questa iniziativa è pensata per dare la possibilità, a chiunque voglia, di visitare gli appartamenti e di fare un tour della Residenza.

Saranno inoltre presenti i nostri agenti immobiliari, pronti a rispondere a tutte le vostre domande e richieste... Il tutto sorseggiando dell'ottimo caffè, ovviamente offerto da noi!

Il cantiere sarà aperto a tutti e non sarà necessario prendere un appuntamento.

Vi aspettiamo!






martedì 1 luglio 2014

Numeri e bilanci su EIRE 2014

Si è conclusa il 26 giugno EIRE 2014, la tre giorni di fiera dedicata al settore immobiliare italiano, riunito a Fieramilano City.
La manifestazione si è chiusa con un bilancio di circa 400 operatori che hanno presenziato la manifestazione, sviluppata su 16mila metri quadrati di superficie tra stand e punti di relax e ristoro e con un totale di circa 70 tra convegni ed eventi.
Nell’articolo dedicato alla fiera il Sole24ore tira delle stime piuttosto negative su questa edizione che si è appena conclusa e scrive: “ Un bilancio un po' amaro, anche perché in controtendenza rispetto a un umore del mercato che si sta riprendendo dalla grande depressione degli anni scorsi.”


E continua: “Anche gli investitori esteri si sono dimostrati, nel corso dei convegni di Eire, positivi sull'Italia e molto interessati ad acquisire edifici o portafogli, anche se in molti casi è il prodotto a mancare, più che la volontà di acquisto.
Sembra infatti ottimista il presidente di Ge.Fi, organizzatore della Fiera, Antonio Intiglietta che dichiara al Sole24ore: "Anche quest'anno, siamo riusciti a generare una fitta rete di rapporti tra imprese, associazioni, pubbliche amministrazioni in un contesto, obiettivamente, ancora tutto da scoprire. È chiaro che il mercato del real estate abbia, al momento, luci e ombre. Occorre che emerga una realtà imprenditoriale capace di rischiare investimenti, una pubblica amministrazione capace di incidere significativamente sui territori, garantendo una flessibilità che ancora manca, e un sistema finanziario che ricominci a pianificare investimenti destinati a progetti seri"
Fonte: Il Sole24ore