venerdì 17 giugno 2011

"Mattone verde" per il Real Estate italiano

Il “Manifesto del real estate” propone un codice deontologico per la sostenibilità e un linguaggio comune per l'urbanistica.

“Il Real Estate è chiamato innanzitutto a riqualificare e rigenerare. Non quindi a sottrarre spazio ma, piuttosto, a contribuire a ripensarlo, rendendolo più bello e fruibile”.

È quanto si legge nel “Manifesto del real estate”, il documento programmatico presentato in chiusura dei tre giorni di lavoro di Eire (Expo Italia Real Estate) 2011, e che rappresenta sinteticamente la proposta di lavoro lanciata al mondo delle istituzioni, delle Associazioni e operatori dell’immobiliare.

Cos'è il real estate in Italia
Il Manifesto parte anzitutto dalla definizione del “real estate” in Italia, che va inteso non esattamente come un “comparto” o un “settore” economico ma più propriamente come un “sistema”, un'infrastruttura attraverso la quale si sviluppa l'attività umana, sociale ed economica e che raccoglie una molteplicità di professionalità, competenze e conoscenze. “Il Real Estate – recita il Manifesto - è un ambito complesso e trasversale, costituito da un insieme di imprese e uomini (manager e professionisti) le cui competenze abbracciano - senza pretesa di esaustività - la finanza, il diritto amministrativo e societario, la progettazione urbana e architettonica, la promozione, e la gestione immobiliare, il marketing, le innovazioni tecnologiche, la formazione delle risorse umane, la ricerca e lo sviluppo”.

Occorre fare “sistema”
Tutti i protagonisti devono prendere coscienza che il Real Estate è un sistema, di cui occorre valorizzare e integrare la parte economica, culturale e sociale attraverso un Piano di Comunicazione da predisporre e lanciare.

Codice deontologico per la sostenibilità
Il Manifesto propone quindi un “codice deontologico per la sostenibilità”, un decalogo dell'eco-sostenibilità che determini l'attività economica del Sistema. “Il Real Estate – si legge nel documento - è chiamato innanzitutto a riqualificare e rigenerare. Non quindi a sottrarre spazio ma, piuttosto, a contribuire a ripensarlo, rendendolo più bello e fruibile. Edifici sostenibili, ecocompatibili, ad alto risparmio energetico e altamente integrati con energie alternative e rinnovabili. Tutto ciò comporta una progettazione urbana, architettonica e gestionale che si attenga rigorosamente ai principi di eco-sostenibilità universalmente riconosciuti; una qualità che non riguarda solamente lo specifico immobiliare ma il contesto urbano in cui esso viene realizzato”.

Legge quadro sull'urbanistica basata su criteri uniformanti
Il “sistema” immobiliare italiano evidenzia la necessità di una legislazione quadro nazionale che definisca parametri urbanistici unitari per tutto il Paese, di “un’uniformità di regole e criteri urbanistici per la costruzione e lo sviluppo progettuale”, di una “Istituzione pubblica nazionale e locale che sia interlocutore reale e primario”.

Patto con le banche e la finanza
C'è bisogno inoltre di un patto tra il Real Estate e il mondo delle banche e della finanza per il rilancio e lo sviluppo dell'Italia, attraverso una vera valutazione dei progetti realmente sostenibili economicamente.

Esportare il modello italiano
Infine, occorre guardare a un mercato globale, il quale “costituisce presupposto fondamentale per una vera politica di marketing immobiliare, possibilità unica per attrarre investimenti e quindi occupazione e ricchezza nel nostro Paese”. In questo senso le opportunità per il Real Estate italiano non mancano, a patto che si faccia veramente “sistema”: solo così si potrà operare con successo anche fuori dai confini nazionali. “C’è un 'modello italiano' – conclude il Manifesto - non solo nel Fashion e nel Design. C’è un 'modello italiano' anche nello sviluppo urbano, fatto di 'urbanità' che si collegano tra di loro in un modo virtuoso e molto diverso dal modello di sviluppo delle grandi megalopoli internazionali. Il modello urbanistico italiano, connaturato alla nostra millenaria cultura e all’amore per il bello, può diventare un modello per il mondo intero. Un’occasione per portare “fuori” la nostra originalità e fantasia, ma anche per imparare da chi – così lontano da noi - sta crescendo con freschezza ed entusiasmo sorprendenti”.

[ Fonte: Casa & Clima ]

venerdì 10 giugno 2011

Valutare l'aspetto di un alloggio completo

Alla luce della crisi economica che sta colpendo tutti i settori commerciali e quello immobiliare, in particolare, ci si chiede quali siano le soluzioni migliori per uscire da questo periodo di stagnazione.


È indubbio che questo momento può comportare l’inflazione del mercato, dovuta all’eccessiva offerta e dalla quantità di invenduto, e, di conseguenza, al blocco degli investimenti che sono il volano per far ripartire l’economia.


Nell’attesa che qualcosa cambi a livello nazionale ed europeo, vi sono delle attività condotte da società private che si pongono l’obiettivo di fornire un contributo pratico al rilancio di questo settore.


Una tra queste è quella proposta dallo staff di specialisti di Interior-relooking con il servizio di consulenza denominato Vendo Casa.


Scopo di questa iniziativa è di creare le giuste condizioni che consentono di rendere più gradevole l’immagine dell’abitazione posta in vendita.L’idea di fondo nasce dal presupposto che lo stato dell’immobile influisce sulle scelte dei potenziali acquirenti che, all’atto della visita, dovranno fare uno sforzo considerevole per immaginare lo spazio vestito con un’altra pelle o le eventuali varianti da apportare per migliorarne la funzionalità.


L’attività di Interior-relooking, si distingue in tre fasi: sopralluogo degli architetti, redazione di un book con l’indicazione delle possibili soluzioni per rendere più appetibile l’alloggio ed infine l’elaborazione del project book. Quest’ultimo documento sarà consegnato ai probabili clienti, in occasione del sopralluogo per dare modo di scoprire le potenzialità dell’investimento.

L’offerta, sempre secondo una linea low cost, si rivolge non solo ai privati, ma anche alle agenzie per gli immobili in portafoglio. A fronte di questo settore, riservato ai privati ed alle agenzie, fa eco quello delle società di costruzioni.Le imprese sono le prime ad evidenziare lo stato di salute del mercato immobiliare in base alla difficoltà di commercializzazione delle unità residenziali ed ai tempi di vendita più lunghi rispetto a quelli di qualche tempo fa.

Un metodo per favorire il mercato delle vendite è di avere una conoscenza più approfondita del territorio, delle tendenze, della storia, e delle necessità di quell’area in funzione di quanto si propone.


La Erif Real Estate, società di costruzioni, ha lanciato nel 2008 un progetto definito Cantiere Venduto, nato inizialmente per commercializzare le proprie realizzazioni, per poi estendere nel 2010 questa attività anche a terzi.
Questa soluzione permette, con una analisi del territorio e del mercato locale, condotta in Due Diligence, di pianificare adeguatamente gli interventi immobiliari adatti alle esigenze riscontrate, e di correggerne lo sviluppo ancora prima di mettere in vendita gli immobili.
In seguito l’attività del singolo cantiere viene commercializzata utilizzando il web e la comunicazione per aumentarne la visibilità.Gli esiti di questa forma produttiva hanno ottenuto risultati promettenti fin dall’inizio, con una notevole quantità di contatti via web, cosa che ha incoraggiato l’apertura di questo progetto anche a società terze. L’obbiettivo di immaginare gli ambienti già completi in ogni sua parte e di fornirne una lettura semplice, è un aspetto riservato anche ad altre categorie di utenti.A questo scopo lo Studio Nomade Architettura di Milano, offre un servizio di consulenza (Relooking), a prezzi contenuti e chiari a metà strada tra il design e l’architettura.

Questa attività, rapida e qualificata, è rivolta in particolare a professionisti impegnati e con poco tempo a disposizione per rivisitare gli spazi interni del proprio ambiente o per giovani coppie intente a ristrutturare l’alloggio con poca spesa.La consulenza è gestita in modo da offrire al cliente un book, provvisto di piante e viste in 3D ad effetti realistici, che consente di far percepire l’aspetto finale dell’ambiente, l’utilizzo funzionale degli spazi interni e l’effetto estetico dell’intervento.Questo servizio low-cost, pone il concetto di una architettura democratica aperta a tutti

mercoledì 8 giugno 2011

ERIF sponsorizza serata per raccolta fondi AIL




ERIF sarà uno degli sponsor di questa serata che ha lo scopo di raccogliere fondi per l’AIL (associazione italiana contro le lucemie, linfomi e mieloma).

Ecco il video della serata:
http://www.youtube.com/watch?v=rFCMdW0LWgE

"Lella Day" Sabato 11/06/11 @ Gingia club ,via piemonte 65 Parabiago (MI)

Vi aspettiamo numerosi!